Juan de Miranda, Osservationi della lingua castigliana



OSSERVATIONI DELLA LINGUA CASTIGLIANA
Di M. GIOVANNI MIRANDA
Divise in quatro libri
Ne' quali s'insegna con gran facilità la perfetta lingua spagnuola



ALL'ILLUSTRISSIMO ET ECCELLENTISSIMO SIGNORE IL SIG. DON GUIDOBALDO FELTRIO DALLA ROVERE, DUCA D'URBINO

 

Io ho bramato sempre, poscia che io sentì far mentione delle maraviglie d'Italia, di conoscer non solo si felice paese, ma ancora il valor di tanti gran personaggi che vi sono, il nome de' quali risuona per ogni parte del mondo; et si come all'un de miei desiderij, che fu di veder questa avventurosa provincia, io diedi effetto quanto prima potei; cosi poi sono andato con non picciolo studio cercando d'intendere veramente le qualità di ciascun piu raro signore, tra' quali trovando alcuno che di lettere et alcuno che d’armi solamente fa conto; ho compreso dall’universal testimonio V. Eccellenza e dell’una cosa e dell'altra in ogni tempo haver preso diletto, et in amendue esser divenuta gia molt'anni eccellente; et appresso esser affetionata fautrice de gli studiosi e di questa e di quella, in cio imitando gli illustrissimi avoli suoi, li quali e per infinita virtù nelle armi, co'l mezo delle quali han conseguita eterna e gloriosa memoria, e per somma intelligenza delle scienze, e per favori prestati ad innumerabili belli ingegni, si son fatte chiari e famosi. Son noti a ciascuno gli honoratissimi gesti dell'Illustrissima sua casa, i trofei della quale havran tanta vita quanto lungamente durerà il corso del sole. Ma forse come cosa piu fresca e via piu segnalata d'ogni altra, risplende a' nostri occhi il valore di V. Eccellenza, la quale dopo l'essere Governator Generale de' Signori Venetiani e Generale della Santa Chiesa, eletto finalmente dall'Invitissimo Re Catolico per Capitan Generale in Italia delle sue genti, e stata da quel Divin Prencipe giudicata degna d'essere ad ogni altro personaggio anteposta, si per le molte e nobili doti e sue proprie et hereditate da' suoi maggiori, et si ancora per esser ella sempre stata affettionatissima di quel Signore e della natione spagnuola, nella cui lingua etiandio non lieve studio ha impiegato conoscendola vaga e leggiadra, e giudicando la cognitione di lei convenirsi a ciascuno. Per tali et altri rispetti io ho dedicato a V. Eccellenza con ogni divotione il cuor mio et di questa dedicatione, e da mia deliberatione sospinto et confortato da' consigli del Signor Garci Hernàndez affettionatissimo al servitio di Vostra Eccellenza, et della Illustrissima sua casa svisceratissimo servitore, et mio amato padrone, io mi sono disposto ad accertarla con l'inviarle alcune osservationi d'intorno al nostro idioma, da me con somma diligenza raccolte, per dimostrare a chiunque ne è bramoso la via e di scrivere e di esprimere ottimamente la lingua spagnuola. Mando per tanto a V. Eccellenza questo parto novello del mio intelletto, per se non meritevole forse di comparire avanti a si pregiato Principe, senon l'accompagnasse un inchinevole affetto con cui l'offero a lei, et senza il quale ne io ardirei di mandargliele, ne potrebbe egli esser grato a V. Eccellenza, la generosità del cui animo et singolar gentilezza mi rende sicuro che non solo ella porgerà lietamente la mano a cio che humilmente io le dono, ma gradirallo etiandio, come cosa della quale uno che riverentemente l'osserva et l'ammira le fa oblatione. Bacio la mano di vostra Eccellenza Illustrissima, a cui desidero lunghissimo et fortunatissimo corso di vita(1). Di Vinegia a gli otto d'ottobre MDLXVI.

Di Vost. Eccell. Illustriss.

Minimo Ser.

Giovanni Miranda.